Escursione con la neve alla Malga Federa e al Rifugio Croda da Lago
La Malga Federa e il Rifugio Croda da Lago, insieme, rientrano quasi certamente tra le mete più conosciute e frequentate del panorama montano delle Dolomiti d’Ampezzo. Infatti, mentre la prima è facilmente raggiungibile grazie alla presenza di una strada asfaltata che parte dalla località di Campo di Sotto (frazione di Cortina d’Ampezzo) e arriva direttamente alla malga, la seconda, che si trova un po’ più su, è situata all’interno di un ulteriore percorso, peraltro ad anello, che rientra tra i trekking più attraenti proprio della fascia Ampezzana, ovvero il giro della Croda da Lago. Come appena menzionato, quindi, data la presenza di una facile via che porta alla Malga Federa nel periodo estivo, essa viene agevolata anche durante la stagione invernale, nonostante la presenza di neve: infatti, i gestori della malga, passano con il gatto delle nevi per tutta la lunghezza della strada per salire, con relativa facilità, attrezzati o no con dotazione specifica (sci d’alpinismo o ciaspole), proprio sino alla Malga. Ed è così, che durante la stagione invernale possiamo decidere di svolgere una stupenda escursione sulla neve, non particolarmente difficile, nelle vicinanze di Cortina d’Ampezzo, al cospetto, appunto, dell’affascinante gruppo della Croda da Lago e attorniata dalle fantastiche vedute prospettate verso le altrettante montagne che circondano la nota Conca Ampezzana, già ben intraviste durante l’escursione alla panoramica Forcella Ambrizzola dalla Val Fiorentina.
Il trekking invernale alla Malga Federa e al Rifugio Croda da Lago, nonostante la difficoltà abbastanza contenuta, richiede comunque un minimo di preparazione fisica, soprattutto se ci prefissiamo di raggiungere, anche, il Rifugio Croda da Lago, poiché il dislivello complessivo, così, arriverebbe a ben 900 m. Esso, generalmente, viene svolto con un semplice andata/ritorno dallo stesso sentiero, avente segnavia 432, come peraltro già indicato sin dall’inizio dell’escursione; tuttavia, soprattutto d’estate, ma anche con la neve, prestando con quest’ultima sempre una certa attenzione, possiamo decidere di fare un “anello”, attraverso il sentiero, recentemente realizzato dalle Regole d’Ampezzo, delle Gores de Federa. Si tratta di un percorso assai suggestivo che ci permette di immergerci con ulteriore incanto nell’ammaliante bosco della Val Federa, ma con l’affascinante particolarità di costeggiare, nel contempo, graziose cascate, gole e piacenti corsi d’acqua, creando così un ambiente alquanto incantevole ed esclusivo, d’estate, ma anche, come l’abbiamo svolto noi, d’inverno, dal quale si prospetta un ambiente totalmente diverso e particolare.
Indice
Salita con la neve alla Malga Federa e al Rifugio Croda da Lago
Dal parcheggio del Lago Pianozes intraprendiamo la facile stradina avente segnavia 432, in direzione, appunto, della Malga Federa e del Rifugio Croda da Lago. Proseguiamo sino ad arrivare al Ponte de Federa, dal quale decidiamo di uscire dal percorso “principale” per imboccare il sentiero “Gores de Federa”. Superato quest’ultimo, giungiamo proprio in prossimità della Malga Federa, che la oltrepassiamo per salire sino al Rifugio Croda da Lago, riprendendo, quindi, il largo tracciato precedentemente abbandonato. Ritorniamo, quindi, al punto di partenza, ripercorrendo e restando sul medesimo sentiero.
Scheda tecnica
Dal parcheggio del Lago Pianozes al Ponte de Federa (sentiero 432)
Il punto di partenza più consono per raggiungere la Malga Federa e il Rifugio Croda da Lago con la neve è il parcheggio del Lago Pianozes, in località Campo di Sotto (frazione di Cortina d’Ampezzo, provincia di Belluno), quest’ultima facilmente raggiungibile uscendo dalla nota Strada Statale 51 Alemagna. La stradina, generalmente, viene pulita proprio sino al parcheggio in questione, in modo da facilitare l’accesso alle auto anche durante la stagione invernale; in alternativa, comunque, è possibile “posteggiare” anche presso la frazione, parcheggiando, con una certa accortezza, nei vari spiazzi disponibili lungo la strada e raggiungere, quindi, a piedi, il punto di partenza. Dal parcheggio Piazones, quindi, ci avviamo in direzione sud per iniziare l’effettiva salita alla malga e al rifugio.
Incontriamo, perciò, subito le relative indicazioni, dalle quali iniziamo a percorrere la facile forestale avente segnavia 432, che porta, di fatto, la direzione dei nostri due obiettivi che dobbiamo raggiungere in questa splendida camminata sulla neve. Il percorso, infatti, è una facile e larga strada innevata (innevamento permettendo, ovviamente), ben battuta grazie al gestore della Malga che dispone del gatto delle nevi; esso, si sviluppa totalmente in una salita pressoché costante, che, tuttavia, non raggiunge mai una pendenza particolarmente faticosa. Il sentiero, comunque, è un piacevolissimo immergersi nel grazioso e tipico bosco di abeti rossi, che ci accompagnerà così sino a raggiungere proprio la Malga Federa; nonostante ciò, la piacente foresta, man mano che proseguiamo con l’ascesa, ci permette già di ammirare alcuni brevi scorci sul panorama circostante “ampezzano”, che esso si prospetterà con notevole e maggiore ampiezza quando saremo nella parte più “in quota” dell’uscita.
Quindi, sempre con relativa facilità, superiamo le rispettive località, di Col Purin, Ria de Sandeaco e Pisandre, mantenendoci ovviamente sul tracciato principale. Incontriamo, inoltre, sempre lungo il tragitto in questione, le indicazioni per intraprendere il sentiero per le Gole di Federa (Gores de Federa), che le tralasciamo momentaneamente per intraprenderle successivamente, esattamente all’altezza del Ponte de Federa, dal quale troviamo, inoltre, dei cartelli inerenti alle Regole del luogo. Da qui, infatti, decidiamo di uscire dal tracciato principale per intraprendere effettivamente il sentiero “Gores de Federa”.
Il percorso delle Gores de Federa (le Gole di Federa)
Il sentiero delle Gores de Federa, ovvero delle Gole di Federa, è un fantastico percorso che ci permette di immergerci con maggiore “veemenza” nella stupenda scenografia alpina della Val Federa. Esso, infatti, si snoda sempre lungo la classica abetaia montana, quest’ultima più fitta rispetto all’antecedente, addentrandosi, nel contempo, lungo un altrettanto affascinante canyon di roccia e gole dove scorre il grazioso Torrente Federa, che durante questo tragitto lo costeggeremo o, addirittura, lo attraverseremo grazie alla presenza di alcuni ottimi ponticelli di metallo appositamente installati per il caso. Altrettanto ammaliante, inoltre, è lo spettacolo delle varie cascate di varie grandezze che possiamo ammirare durante la salita in questione, anche da relativamente molto vicino che, in questo periodo, poi, risultando quasi totalmente ghiacciate, offrono una visione ancor più sorprendente e unica.
Il percorso delle Gole di Federa, in inverno, anche con una considerevole presenza di neve, non risulta mai particolarmente difficile, purché si trovi alquanto battuto dai precedenti escursionisti, in modo da seguire sempre la giusta direzione e sostenere, nel contempo, molto meno sforzo. Certamente, questo sentiero richiede qualche cautela e attenzione in più rispetto alla larga strada forestale che porta alla Malga, soprattutto in alcuni passaggi che si sviluppano a ridosso del torrente. La fatica, inoltre, di svolgere questo percorso risulta, nel complesso, leggermente maggiore rispetto al tratto “tradizionale”, ma comunque mai in modo eccessivo. Da dove lo abbiamo intrapreso noi, ossia dal Ponte de Federa, abbiamo incontrato solamente un tratto attrezzato, tuttavia molto breve, che richiede ovviamente un minimo di cautela, però, da come si legge negli altri siti web/blog, l’intero percorso delle Gores de Federa presenta un ulteriore passaggio di questo tipo, sempre ottimamente attrezzato e non difficile, che richiede, nuovamente, sempre la dovuta attenzione.
La Malga Federa e il Rifugio Croda da Lago
Il sentiero delle Gole di Federa si conclude esattamente al raggiungimento dell’omonima malga, dove la suggestiva ambientazione alberata tipicamente alpina lascia il “dovuto” spazio, adesso con maggiore ampiezza, al vero e proprio panorama Dolomitico “ampezzano”, permettendoci, così, di ammirare notevolmente le più note montagne che sovrastano l’assai conosciuta “conca ampezzana”, come la Croda Rossa d’Ampezzo ed i rispettivi gruppi montuosi del Pomagagnon, del Cristallo e, infine, del maestoso Sorapiss. Inoltre, fa finalmente la sua comparsa, davanti ai nostri occhi, un ulteriore gruppo montuoso che appartiene ancora allo scenario “ampezzano”, ovvero l’intera dorsale orientale del noto massiccio della Croda da Lago.
La traccia, ancora battuta, ci porta diritti alla Malga Federa, dalla quale riprendiamo il tracciato abbandonato precedentemente, per proseguire, di conseguenza, al raggiungimento del nostro secondo obiettivo, ovvero il Rifugio Croda da Lago. La salita, quindi, riprende sulla larga e facile traccia, con un declivio che, seppur ancor moderato, data la consistente presenza di neve, comincia a farsi sentire. Il tratto di percorso in questione, lo possiamo percorrere ancora tranquillamente senza ciaspole, ma in questo caso, per limitare comunque un po’ il relativo sforzo, noi abbiamo deciso di indossarle.
Percorriamo, quindi, un percorso che si snoda lungo un’abetaia più rada rispetto al tratto precedente, alternata adesso anche da diversi larici, in questo periodo ovviamente spogli, che ci permette, esso, di raggiungere finalmente il punto più alto, e indubbiamente più panoramico, di questa camminata invernale: il Rifugio Croda da Lago. Da qui, il fantastico panorama montano si apre nuovamente sulle note Dolomiti Ampezzane che circondano, di fatto, tutta la sponda orientale dell’omonima conca, già avvistate dalla Malga Federa, ma tuttavia, adesso, con una maggiore visuale. Riusciamo ad adocchiare, inoltre, la conosciuta Forcella Ambrizzola, a noi già ben nota attraverso due percorsi altrettanto spettacolari (salita alla Forcella Ambrizzola dalla Val Fiorientina e giro della Croda da Lago) e che, perlomeno, proviamo ad immaginare come sarà il panorama con una giornata e un paesaggio di questo tipo: sarà sicuramente uno scenario alquanto sorprendente ed emozionante, ma, ahinoi, non ci prefissiamo neanche l’idea di raggiungerla, dato il tempo rimasto a disposizione e il relativo impegno, aggiuntivo, per arrivarci.
Dedicato, quindi, il meritato lasso di tempo per ammirare questo meraviglioso scenario, non ci resta che cominciare la via del ritorno, che riprende lo stesso sentiero dell’andata sino alla Malga Federa e si mantiene, successivamente, sul tracciato principale sino al punto di partenza. La discesa, avviene con un durata relativamente minore e ci risulta, nel contempo, molto tranquilla e piacevolissima, proprio per concludere e incorniciare questa stupenda camminata sulla neve alla Malga Federa e al Rifugio Croda da Lago. Possiamo, tuttavia, ripercorrere il sentiero delle Gole di Federa, ma, a propria discrezione, data la condizione parecchio nevosa, preferiamo ignorarlo. Infatti, quest’ultimo non lo consigliamo di effettuarlo in discesa con le condizioni visibili anche nelle varie foto: sicuramente è meglio percorrerlo in salita, che peraltro merita assai, e scendere, successivamente, per la strada forestale principale.