Sentiero dei Kaiserjager e Gallerie del Lagazuoi dal Passo Falzarego

  • Durata: 4.00-4.40 h
  • Dislivello: 900 m
  • EEA (via ferrata o attrezzata)
  • Gruppo di Fanis

Escursione ad anello dal Passo Falzarego che percorre due percorsi di grande rilevanza storica: il “Sentiero dei Kaiserjager”, un sentiero attrezzato, molto panoramico, utilizzato dagli austriaci per rifornire dalla valle le truppe posizionate in quota, e le Gallerie del Lagazuoi, bui e umidi tunnel scavati nella montagna, dai soldati italiani, per attaccare i nemici che postavano sulla cima. Questo trekking, inoltre, raggiunge una delle cime tra le più panoramiche dell’intero complesso Dolomitico, la Cima Lagazuoi, caratterizzata da uno sorprendente e vasto paesaggio a 360°, sulle famosissime Dolomiti circostanti.

Sentiero Kaiserjager e Gallerie Lagazuoi: il percorso completo

Dal Passo Falzarego, saliamo lungo il “Sentiero dei Kaiserjager” per raggiungere la panoramica Cima Lagazuoi e l’omonimo rifugio. Da qui, scendiamo attraverso il sentiero che conduce alle Gallerie del Lagazuoi e, prima di scendere direttamente al punto di partenza, effettuiamo un passaggio alla Cengia Martini.

Scheda tecnica

  • Difficoltà: EEA
  • Durata totale: 4.00/4.40 h
  • Tempi intermedi: 2.00 h per salire alla Cima Lagazuoi attraverso il Sentiero Kaiserjager, 1.00 h la discesa per le Gallerie del Lagazuoi, 0.40 h la deviazione per la Cengia Martini, 1.00 h per ritornare al Passo Falzarego
  • Dislivello complessivo: circa 900 m
  • Punto di partenza: Passo Falzarego 2105 m
  • Punto d’arrivo: Passo Falzarego 2105 m
  • Quota massima: Cima Lagazuoi 2778 m
  • Rifugi e/o bivacchi: Rifugio Lagazuoi 2752 m
  • Segnaletica: Sentiero Attrezzato Kaiserjager, Gallerie Lagazuoi, CAI 402
  • Note aggiuntive: il Sentiero dei Kaiserjager è relativamente facile, presenta un breve tratto stretto e ben esposto dove i meno sicuri andrebbero attrezzati con l’apposito kit da ferrata; per attraversare le gallerie, invece, richiesti casco, pile e guanti.
  • Cartografia: Mappa – Tabacco 03, Kompass 617
  • Scarica traccia GPX

Il Sentiero Attrezzato dei Kaiserjager e al Cima Lagazuoi

Dal Passo Falzarego (a circa mezz’ora d’auto dal centro di Cortina d’Ampezzo), dietro l’impianto dell’omonima cabinovia, iniziano parecchi sentieri che conducono a diverse mete montane, tra cui anche quello per la cima e Rifugio Lagazuoi attraverso il sentiero attrezzato, che ovviamente imbocchiamo seguendo le indicazioni disponibili.

Nella prima fase di questo percorso, dopo aver tenuto la direzione di destra all’incontro del bivio che conduce al Museo della Grande Guerra (Passo Valparola), non incontriamo particolari difficoltà tecniche, escluso l’affrontare una costante salita, che notevolmente aumenta man mano che raggiungiamo l’inizio dei vari tratti attrezzati. Da qui, i meno esperti e insicuri andrebbero sicuramente assicurati con l’apposito kit da ferrata.

Il “Sentiero attrezzato dei Kaiserjager” è caratterizzato, principalmente, da un susseguirsi di tratti attrezzati e di passaggi di I° grado non particolarmente esposti e relativamente semplici, con costante e notevole pendenza (fatta eccezione di un breve punto notevolmente esposto che incontriamo quasi subito, dove il kit da ferrata è assai consigliato per i meno sicuri e/o per chi soffre di vertigini). Molto caratteristico è anche il “ponte sospeso” che incontriamo inizialmente, il tutto compensato da un panorama favoloso che ci accompagna sino al raggiungimento della cima.

La Cima Lagazuoi ci regala, come anticipato inizialmente, uno stupendo panorama a 360° su parecchi monti e gruppi montuosi delle conosciutissime Dolomiti: la visuale sud ed ovest “appartiene” al Civetta, al gruppo delle Pale di San Martino, alla Marmolada e al Sella, il lato nord-est al Piz dles Conturines, al Gruppo di Fanes e alle famosissime Tofane, lo scenario sud-est, invece, al maestoso Gruppo del Sorapiss e all’Antelao.

Le Gallerie del Lagazuoi

Dalla cima, proseguiamo la nostra escursione in direzione del Rifugio Lagazuoi, per iniziare il “secondo tempo” di questa uscita. Vicino all’impianto della cabinovia troviamo l’apposito cartello che indica l’inizio del sentiero delle gallerie caratterizzato, prima dalla presenza di un tratto notevolmente stretto ma, adeguatamente “protetto” da una fune metallica, poi dal passaggio attraverso alcune trincee e postazioni risalenti alla Prima Guerra Mondiale. Arrivati, quindi, all’entrata delle gallerie, ci attrezziamo con casco, pila frontale e guanti (se disponiamo del kit da ferrata ovviamente ben venga) e cominciamo la lunga discesa presso queste buie e umide gallerie.

Le Gallerie del Lagazuoi sono caratterizzate da una ripida e costante discesa attraverso dei scaloni di roccia perennemente bagnati e, quindi, scivolosi: proprio per questo, nonostante tutto il tratto in questione è adeguatamente attrezzato permettendoci costantemente di essere aggrappati, va prestata comunque la massima attenzione. Da non “dimenticare” l’incontro, infine, di alcuni baraccamenti interni, che affermano ulteriormente il terribile “stile di vita” che hanno dovuto sopportare i soldati italiani durante quel periodo per loro interminabile.

La Cengia Martini e ritorno al Passo Falzarego

Sempre sotto il profilo storico, giunti alla fine delle gallerie, prima di scendere lungo il sentiero 402 che conduce al Passo Falzarego, una mezz’ora la dedichiamo per visitare la Cengia Martini (deviazione a destra). Costruita, appunto, dal comandante Ettore Martini nell’ottobre 1915, per controllare e infastidire tutte le mosse che svolgeva l’esercito austriaco nemico nella zona del passo, quello che contraddistingue la Cengia Martini è il passaggio presso alcuni baraccamenti, uno di questi addirittura ricostruito (durante il transito lungo la cengia va prestata comunque attenzione ad un tratto non adeguatamente attrezzato, probabilmente manomesso da una frana).

Infine, ritornando all’inizio della deviazione della cengia, dopo aver superato un’ulteriore galleria e gli ultimi tratti attrezzati di questa uscita, quando incontriamo il bivio del sentiero che conduce alla Forcella Col Dei Bos, teniamo la direzione di destra e scendiamo lungo una serie di tornanti che, in breve tempo, ci permettono di tornare nuovamente al punto di partenza.

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6 commenti

  1. Ciao Sebastiano
    dalla descrizione che fai comprendo che l’attrezzatura deve essere “di proprietà” (oppure è possibile noleggiarla per la giornata al punto di partenza dell’escursione)?
    Massimiliano

    • Ciao Massimiliano, è possibile anche noleggiare il l’attrezzatura da ferrata direttamente dall’infopoint Lagazuoi presente proprio al Passo Falzarego. Per informazioni, ti indico il link in questione (infopoint Lagazuoi)

  2. Ciao,
    secondo il suo parere il percorso in salita all’interno delle galleria può essere adatto anche per un cane (Husky)? quanto dura il tratto della galleria? Grazie.

    • Ciao Cinzia, personalmente, non conosco il comportamento dei cani, perché finora non ne ho mai posseduti. Alcuni fattori che, però, ti devo indubbiamente notificare è che il tratto delle Gallerie del Lagazuoi è un percorso che, seppur attrezzato, risulta parecchio scosceso, buio e spesso bagnato, richiedendo, quindi, una certa attenzione per affrontarlo. La durata, inoltre, è di un’ora abbondante. Portare, quindi, un cane all’interno di queste gallerie, a mio parere, io lo eviterei, soprattutto per la propria incolumità. Poi, ovviamente, non è vietato. Fatti, quindi, le tue dovute valutazioni. Grazie e buona montagna!

  3. Gran bella gita, molto interessante anche nella discesa attraverso le Gallerie del Lagazuoi (sarebbero un po’ meno claustrofobiche se ogni tanto venisse riportato che effettivamente le gallerie discendono al passo del Falzarego). La vista dalla vetta del Lagazuoi, al termine del Kaiserjager, è veramente spettacolare.

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