Giro delle Creste di Pregasina e della Punta Larici

  • Durata: 6.30-7.00 h
  • Dislivello: 1000 m
  • EE (escursionisti esperti)
  • Prealpi Giudicarie

Sulle Alpi di Ledro, il giro delle Creste di Pregasina, partendo dall’omonima frazione di Riva del Garda (TN), raggiungendo anche la conosciutissima Punta Larici, è un percorso di trekking molto suggestivo e panoramico, che si sviluppa tra il maestoso Lago di Garda e, la caratteristica località di Ledro. Infatti, grazie alla particolare posizione in cui tutte esse si trovano incastonate, nonostante la loro altitudine risulti parecchio modesta, ci permettono di godere di una serie di panorami assai affascinanti, ma soprattutto variegati, che si affacciano sia sulla graziosa Valle di Ledro, sia sul meraviglioso Lago di Garda, nonché sull’intera sponda orientale caratterizzata dall’intero massiccio montuoso del Monte Baldo. Si tratta, comunque, di un’escursione relativamente abbastanza lunga ed impegnativa, che richiede un minimo di preparazione fisica, soprattutto se decidiamo svolgerla completamente passando anche per la suggestiva Punta Larici (che vivamente consigliamo!).

Il percorso ad anello delle Creste di Pregasina e della Punta Larici

Dalla piccola località di Pregasina (TN), saliamo lungo il segnavia 422 sino a raggiungere la Bocca da Lè. Da qui intraprendiamo il sentiero 430 attraversando le cime panoramiche di Bal e della Nara. Raggiungiamo, quindi, il Passo Guil e svoltiamo decisamente a sinistra imboccando nuovamente il segnavia 422, in direzione di Pregasina. Arrivati al Passo Rocchetta, percorriamo il sentiero delle Creste de Reamol per raggiungere la Bocca Larici e l’omonima cima. Infine, intraprendendo il sentiero 422A, scendiamo sino alla località di Calcherole per ritornare nuovamente a Pregasina.

Scheda tecnica

  • Difficoltà: EE
  • Durata totale: 6.30/7.00 h
  • Tempi intermedi: 3.30 h per salire alla cima più alta del percorso, ovvero la Cima della Nara, 2.00 h per raggiungere la Punta Larici, 1.00/1.30 h per ritornare a Pregasina
  • Dislivello complessivo: circa 1000 m
  • Lunghezza: 12 km
  • Punto di partenza: Pregasina 521 m
  • Punto d’arrivoPregasina 521 m
  • Quota massima: Cima della Nara 1376 m
  • Rifugi e/o bivacchi: nessuno
  • Segnaletica: sentieri SAT 422, 429, 429A, 430, 130 422A, 422B
  • Note aggiuntive: lungo il sentiero 430 è presente una deviazione EE alpinistica, comunque evitabile, caratterizzata da brevi passaggi di I° grado
  • Cartografia: Mappa – Tabacco 061, Kompass 071
  • Scarica traccia GPX

Come raggiungere il sentiero delle Creste di Pregasina

Attraverso una stretta strada asfaltata raggiungiamo la località di Pregasina, una piccolissima frazione di Riva del Garda (TN), e lasciamo la nostra auto presso il parcheggio che si trova vicino alla Chiesa di San Giorgio e, all’inizio dei vari sentieri che salgono alle varie creste.

ATTENZIONE: la località di Pregasina da luglio 2023 è diventata ZTL (link informativa). Di conseguenza, il parcheggio non è più raggiungibile in auto, a meno che si rientri in specifiche categorie (residenti, parenti, ecc…). Quindi, se giungiamo in auto il punto di partenza diventa il parcheggio che incontriamo appena superiamo il lungo tunnel della SS240, provenendo da Riva del Garda verso la Val di Ledro, sulla nostra sinistra. Da qui, successivamente, dobbiamo dirigerci a piedi verso il bivio della SP234 di Pregasina, percorrendo quest’ultima per incontrare quasi subito l’imbocco del sentiero 429 che porta dritto a Bocca di Le. Il tutto, per un aumento di ben 200 m di dislivello, portando cosi ad un totale di 1200 m, a parità di distanza chilometrica: di conseguenza, il tratto in questione risulta, inoltre, più ripido e faticoso rispetto a quello che inizia da Pregasina. Nei prossimi giorni provvederemo a correggere il resto della relazione!

Iniziamo, perciò, la nostra escursione imboccando i sentieri 422 e, successivamente, 429, in direzione della Bocca da Lè e della Cima Nodice. Dopo circa una mezz’oretta, raggiungiamo la deviazione per la Scala Santa (429A) che sale attraverso una scala di roccia ben attrezzata. Raggiunta la Cima Nodice, offrendoci già un primo e suggestivo panorama su Riva del Garda e sul conosciutissimo lago, la deviazione, seguendo con attenzione la segnaletica, riprende nuovamente lungo il fitto bosco, accompagnata dalla presenza di alcune grotte.

Le cime panoramiche delle creste: Strussia, Bal e della Nara

Raggiungendo così la Bocca di Lè, proseguiamo in direzione della Cima Bal e Cima della Nara imboccando il segnavia 430, dove il bosco, in alcuni tratti, si dirada lasciando spazio alle prime creste panoramiche di questa uscita. Incontriamo anche la deviazione EE alpinistica (segnalata), che presenta alcuni e brevi passaggi d’arrampicata di I° grado, non eccessivamente difficili, ma abbastanza esposti: deviazione, comunque, che può essere completamente aggirata proseguendo sul sentiero di sinistra.

Salendo sino alla Cima Strussia e, successivamente, alla Cima Bal, scopriamo la suggestiva Valle di Ledro e l’omonimo lago. Da qui, il sentiero continua nuovamente lungo il bosco, in lieve salita, sino ad incontrare il bivio, non segnalato, ma intuibile (vedi traccia GPX), per raggiungere la Cima Nara, dove svoltiamo nettamente a destra e saliamo, con notevole pendenza, sino alla cima più alta di questa escursione. Il panorama dalla Cima Nara è veramente fantastico e così tanto sconfinato che arriva sino alla costa meridionale del Lago di Garda, riuscendo a scorgere la punta del centro storico di Sirmione.

Come arrivare successivamente alla Punta Larici

Scendendo dalla cima, raggiungiamo il Passo Chiz, ricongiungendoci così con il sentiero 430; scendiamo sino al Passo Guil e intraprendiamo, verso sinistra, il sentiero 422 che conduce al Passo Rocchetta (lungo il sentiero 430, prima del Monte Guil, è possibile imboccare un sentierino che evita il Passo Guil e che si ricongiunge con il segnavia 422, vedi traccia GPX).

Arrivati al Passo Rocchetta, continuiamo il nostro giro delle creste percorrendo le Creste de Reamol, lungo il sentiero 130 del Monte Palaer, un tratto che richiede una certa attenzione quando incontriamo, soprattutto, alcuni brevi tratti ghiaiosi e abbastanza ripidi. Raggiungiamo, quindi, la Bocca Larici e proseguiamo lungo il segnavia 422A in direzione del punto panoramico, a nostra discrezione, più caratteristico e affascinante di questa uscita, ossia la famosa Punta Larici.

Da quest’ultima sommità, infatti, nonostante ci troviamo ad una quota parecchio più bassa rispetto alle precedenti creste, si apre una vastissima veduta che riesce ad estendersi interamente sul famoso lago, dalla località di Riva del Garda, attraversando l’intera Catena del Baldo, contraddistinta dal Monte Altissimo di Nago e il Monte Baldo, sino alla sponda meridionale, che si “esaurisce” sulle coste di Limone sul Garda.

Dalla Cima Larici, inoltre, proseguiamo lungo il segnavia 422A, denominato Sentiero della Cresta, in direzione Calcherole – Pregasina, percorrendo nuovamente alcune panoramiche creste che danno sul lago. Scesi, infine, alla località di Calcarole, affrontando un facile sentiero che scende lungo la Val Palaer, seguiamo le indicazioni per ritornare alla frazione di Pregasina.

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