Ferrata Campalani al Monte Carega dal Rifugio Alpino Revolto

  • Durata: 6.00-7.00 h
  • Dislivello: 1000 m
  • EEA (via ferrata o attrezzata)
  • Gruppo del Carega

Sulle Piccole Dolomiti, al Monte Carega, la Campalani è una via ferrata di moderata difficoltà che permette di raggiungere la frequentata e panoramica Cima Carega. Nonostante essa appartenga alle “Piccole” Dolomiti, visibilità permettendo, il panorama è così meraviglioso ed affascinante che sicuramente ripaga tutte le fatiche sostenute per affrontare il tratto attrezzato. Altrettanto interessante, poi, è il percorso di ritorno (non obbligatorio, ma che consigliamo di effettuare), che si svolge lungo le creste, sempre assai panoramiche, della Cima Tibet.

La Ferrata Campalani al Carega: sentieri e percorso completo

L’escursione inizia dal Rifugio Alpino Revolto imboccando i sentieri 186 e 109. Poco prima del Rifugio Scalorbi, intraprendiamo il sentiero 192 che ci conduce, tramite un’apposita deviazione, all’attacco della ferrata. Raggiunto il Rifugio Fraccaroli, prima saliamo sulla Cima Carega, poi proseguiamo lungo il sentiero di destra CAI 108 sino al bivio della Cima Tibet. Da qui, scendiamo sul sentiero di sinistra per raggiungere, nuovamente, la forestale percorsa nella mattinata.

Scheda tecnica

  • Difficoltà: EEA
  • Durata totale: 6.00/7.00 h
  • Tempi intermedi: 2.00/2.30 h per raggiungere l’attacco delle ferrata, 2.00 h per arrivare alla Cima Carega attraverso la Ferrata Campalani, 2.30 h per chiudere l’anello (sentiero 108 delle creste)
  • Dislivello complessivo: quasi 1000 m
  • Lunghezza: 14,5 km
  • Punto di partenza: Rifugio Alpino Revolto 1355 m
  • Punto d’arrivo: Rifugio Alpino Revolto 1355 m
  • Quota massima: Cima Carega 2259 m
  • Rifugi e/o bivacchi: Rif. Passo Pertica 1573 m, Rif. Scalorbi 1776 m, Rif. Fraccaroli 2238 m
  • Segnaletica: sentieri CAI 186, 109, 192, 183, 108
  • Note aggiuntive: intrapreso il sentiero che conduce alla ferrata, per raggiungerla dobbiamo imboccare una deviazione (non indicata) sulla sinistra, segnalata con punti rossi.
  • Cartografia: Mappa – Tabacco 056, Kompass 100
  • Scarica traccia GPX

Come raggiungere l’attacco della ferrata

Dal Rifugio Alpino Revolto, intraprendiamo il sentiero forestale CAI 186 e raggiungiamo, in breve tempo, il Rifugio Passo Pertica. Continuiamo sulla forestale, lungo il segnavia 109, sino ad arrivare in prossimità del Rifugio Scalorbi, dove “usciamo” dalla forestale svoltando nettamente a sinistra, imboccando così il sentiero 192, in direzione del Rifugio Carega-Fraccaroli.

Proseguiamo lungo quest’ultimo segnavia fino ad incrociare il cartello portante la dicitura “Ferrata Carlo Campalani”: da qui, come prevede l’escursione in questione, seguiamo l’indicazione per la ferrata (CAI 183) e, dopo circa 15-20 minuti di camminata, prestiamo attenzione alla deviazione presente sulla sinistra che conduce all’attacco, segnalata con punti rossi, ma priva di indicazioni per individuarla.

Breve descrizione, personale e amatoriale, della Ferrata Campalani

La ferrata, nonostante nel complesso risulti di moderata difficoltà e, comunque, adeguatamente attrezzata per l’intero tratto con catena e fune d’acciaio, per la maggior parte è esposta. A propria discrezione, i due punti più difficili sono, in primis, la parte iniziale, soprattutto l’attacco verticale, poiché richiede una certa agilità, esperienza e forza nelle braccia per affrontarlo e raggiungere, grazie alla presenza di una placca metallica e di uno scalino, il primo salto roccioso; il secondo punto invece è il camino, abbastanza stretto, a metà percorso. Sul resto della ferrata, invece, è garantita una costante e divertente prosecuzione, poiché non presenta passaggi particolarmente difficili da affrontare.

Aggiornamento di Giugno 2019: la ferrata è stata nuovamente attrezzata con fune metallica in sostituzione della catena e l’attacco è stato “semplificato” grazie all’installazione di cambre metalliche (fonte: Vieferrate.it).

La Cima Carega, le creste della Cima Tibet e il sentiero 108

Superato l’intero tratto di ferrata, l’escursione continua in cresta, regalandoci un favoloso panorama sulle Piccole Dolomiti circostanti, graziati anche dalla giornata assai limpida. Raggiungiamo, quindi, il Rifugio Fraccaroli e, con un breve strappo, la vicinissima Cima Carega: anche da qui il panorama è di nuovo meraviglioso e vasto, dove riusciamo perfino a scorgere il famosissimo Lago di Garda.

Scesi a ritroso dalla cima, proseguiamo la nostra camminata in direzione sud, intraprendendo il sentiero di destra 108 (vedi citazione successiva), caratterizzato da un susseguirsi di sali e scendi lungo diverse creste panoramiche. Superata la statua e raggiunto, successivamente, il bivio della Cima Tibet, per ritornare sulla forestale percorsa in mattinata, scendiamo sul sentiero di sinistra (segnavia 108), in direzione del Rifugio Passo Pertica, caratterizzato, per la gran parte, dalla presenza di alcuni scaloni di roccia e di ripidi, ma brevi, tratti ghiaiosi che richiedono gambe e piedi ben allenati.
Ritornati sulla forestale, la svolta è ovviamente verso destra per ritornare al punto di partenza, ossia al Rifugio Alpino Revolto.

Se desideriamo evitare la via ferrata, la Cima Carega può essere raggiunta proseguendo lungo il sentiero 192, tralasciando il bivio della Ferrata Campalani. Raggiunta la Bocchetta Mosca, svoltiamo a sinistra e saliamo lungo i diversi tornanti del sentiero CAI 157.
In caso di maltempo o eccessiva stanchezza, invece di intraprendere il segnavia 108, sarebbe preferibile imboccare, piuttosto, il sentiero di sinistra 108B, che ci riporta comunque sulla forestale iniziale o, eventualmente, i segnavia 157 e 192, che ci riportano nuovamente al bivio della ferrata Campalani.

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