Trekking alle cime Col Roàn e Col Duro dal Rifugio Città di Fiume
Il Col Roàn e il Col Duro sono due monti che sorgono vicino al gruppetto montuoso della Rocchetta di Prendera, tra la Croda da Lago e il massiccio del Monte Pelmo. Nonostante siano delle cime conosciute, soprattutto, dagli scialpinisti e dai ciaspolatori, dal Rifugio Città di Fiume sono comunque delle mete ideali anche per l’escursionista “estivo”, soprattutto se neofita: infatti, entrambe regalano un bellissimo panorama a 360° sui diversi gruppi montuosi delle Dolomiti d’Ampezzo e di Zoldo, senza particolari difficoltà nel raggiungerle (in estate).
Indice
Col Roàn e Col Duro: sentieri e percorso completo
Provenendo da Zoldo (BL), dopo aver passato il Passo Staulanza, dal 3° tornante imbocchiamo il sentiero 467 che conduce al Rifugio Città di Fiume. Mantenendo sempre il segnavia 467, raggiungiamo la Forcella de La Puina e il monte Col Roàn. Al bivio dell’omonima forcella, intraprendiamo il segnavia 458 e, superata la Malga Prendera, raggiungiamo la Forcella de Col Roàn. Un ultimo strappo alla cima dell’omonimo monte e discesa a ritroso al punto di partenza.
Scheda tecnica
Il Rifugio Città di Fiume e la Cima Col Roàn
Provenendo da Zoldo, dopo aver superato il Rifugio-Passo Staulanza, al 3° tornante troviamo uno spiazzo sterrato dove si può parcheggiare. Da qui, iniziamo la nostra escursione imboccando il sentiero forestale 467 in direzione della Malga Fiorentina e del Rifugio Città di Fiume, che raggiungiamo in breve tempo e senza particolari difficoltà.
Dal rifugio, cominciando a percorrere una parte dell’Alta Via N.1 delle Dolomiti, continuiamo la salita in direzione Nord, sempre lungo il segnavia 467 “non forestale”, per raggiungere la Forcella de La Puina, a quota 2034 m. Da qui, uscendo dal sentiero appena percorso (vedi Mappa e Traccia GPX), effettuiamo un breve e meritato strappo verso il nostro primo obiettivo, ossia la cima del Col Roàn (2058 m), caratterizzata da un favoloso e suggestivo scenario sui gruppi montuosi delle Rocchette, del Sorapiss, sulla Cima Bel Prà (Marmarole) e sul Monte Antelao.
La Cima Col Duro
Continuiamo la nostra escursione, ritornando sui propri passi e raggiungendo il bivio della Forcella de Col Roàn. Da qui, proseguiamo lungo il sentiero CAI 458, sempre in direzione Nord, superiamo la Malga Prendera e, con buona pendenza, continuiamo la nostra camminata su segnavia 436, verso la Forcella Col Duro, situato tra le pendici dell’omonimo monte e del Becco di Mezzodì.
Da quest’ultima forcella, svoltando decisamente a sinistra, non ci resta che raggiungere in breve tempo il secondo obiettivo di questa uscita: la cima del Col Duro. Visibilità permettendo, il panorama da qui spazia a 360° sui monti più “conosciuti” e caratteristici delle Dolomiti come, l’Antelao, le Dolomiti Friulane, il Monte Pelmo, il Civetta, le Pale di San Martino, la Marmolada, il Mondeval, il Cernera, il Monte Formin ed il Gruppo della Croda da Lago.
Da questa “modesta” cima, infine, assaporato per bene la splendida veduta, non ci resta che scendere a ritroso, per raggiungere nuovamente il punto di partenza.
A propria discrezione, se disponiamo di ulteriore tempo ed energie, appena scesi dalla cima del Col Duro, consigliamo di svoltare a sinistra ed effettuare un “sopralluogo” presso la Forcella Ambrizzola che, sul fattore paesaggistico, non ci deluderà affatto. Ci sono ben 2 percorsi che passano, proprio, per questo interessante punto panoramico: il giro della Croda da Lago dal Ponte di Rucurto e l’escursione ad anello della Forcella Ambrizzola salendo, anch’essa, dalla Val Fiorentina, più precisamente dal Rifugio Aquileia.