Il Col Roàn e il Col Duro sono due monti che sorgono vicino al gruppetto montuoso della Rocchetta di Prendera, tra la Croda da Lago e il massiccio del Monte Pelmo. Nonostante siano delle cime conosciute, soprattutto, dagli scialpinisti e dai ciaspolatori, sono comunque delle mete ideali anche per l’escursionista “estivo”, soprattutto se neofita, in quanto entrambe regalano un bellissimo panorama a 360° sui diversi gruppi montuosi delle Dolomiti d’Ampezzo e di Zoldo, senza particolari difficoltà nel raggiungerle (in estate).
Informazioni tecniche
Difficoltà | E |
Tempi di percorrenza |
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Dislivello complessivo | 700 m |
Punto di partenza | provenendo da Zoldo, il 3° tornante dopo il Passo Staulanza – 1663 m |
Punto d’arrivo | provenendo da Zoldo, il 3° tornante dopo il Passo Staulanza – 1663 m |
Quota massima | Col Duro – 2335 m |
Presenza rifugi e/o bivacchi | Rifugio Città di Fiume – 1918 m |
Segnaletica | sentieri CAI 467 – 458 – 436 |
Note aggiuntive | |
Mappa e traccia GPS del percorso | ![]() |
Descrizione dell’itinerario
Provenendo da Zoldo, dopo aver passato il Passo Staulanza, dal 3° tornante imbocchiamo il sentiero 467 che conduce al Rifugio Città di Fiume. Mantenendo sempre il segnavia 467, raggiungiamo la Forcella de La Puina e il monte Col Roàn. Al bivio dell’omonima forcella, intraprendiamo il segnavia 458 e, superata la Malga Prendera, raggiungiamo la Forcella de Col Roàn. Un ultimo strappo alla cima dell’omonimo monte e discesa a ritroso al punto di partenza.
Saliamo al Rifugio Città di Fiume e alla cima del Col Roàn
Provenendo da Zoldo, dopo aver superato il Rifugio-Passo Staulanza, al 3° tornante troveremo uno spiazzo sterrato dove si può parcheggiare. Da qui, iniziamo la nostra escursione imboccando il sentiero forestale 467 in direzione della Malga Fiorentina e del Rifugio Città di Fiume, che raggiungeremo in breve tempo e senza difficoltà.
Dal rifugio, cominciamo a percorrere una parte dell’Alta Via N.1 delle Dolomiti, continuando la salita in direzione N, sempre su segnavia 467 “non forestale”, sino a raggiungere la Forcella de La Puina, a quota 2034 m. Da qui, uscendo dal sentiero appena percorso (vedi Informazione tecniche – Mappa), effettuiamo un breve e meritato strappo verso il nostro primo obiettivo, ossia la cima del Col Roàn (2058 m), caratterizzata da un favoloso e suggestivo scenario sui gruppi montuosi delle Rocchette, del Sorapiss, sulla Cima Bel Prà (Marmarole) e sul Monte Antelao.
Salita alla cima del Col Duro
Ritornando sui nostri passi, raggiungiamo il bivio della Forcella de Col Roàn, proseguiamo su sentiero CAI 458, sempre in direzione N, superiamo la Malga Prendera e, con buona pendenza, continuiamo la nostra camminata su segnavia 436, verso la Forcella Col Duro, situato tra le pendici dell’omonimo monte e del Becco di Mezzodì.
Da quest’ultima forcella, svoltando decisamente a sinistra, non ci resta che raggiungere in breve tempo il secondo obiettivo di questa uscita: la cima del Col Duro. Visibilità permettendo, il panorama da qui spazia a 360° sui monti più “conosciuti” e caratteristici delle Dolomiti come, l’Antelao, le Dolomiti Friulane, il Monte Pelmo, il Civetta, le Pale di San Martino, la Marmolada, il Mondeval, il Cernera, il Monte Formin ed il Gruppo della Croda da Lago.
Da codesta cima, assaporato per bene la stupenda veduta, non ci resta che scendere a ritroso per raggiungere nuovamente il punto di partenza.
N.B.: A propria discrezione, se disponiamo di ulteriore tempo, appena scesi dalla cima del Col Duro, consigliamo di svoltare a sinistra ed effettuare un “sopralluogo” presso la Forcella Ambrizzola che, sul fattore paesaggistico, non ci deluderà affatto (vedi Anello della Croda da Lago).
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