Anello della Croda da Lago: giro per il sentiero del Rifugio Palmieri

  • Durata: 5.30 h
  • Dislivello: 900 m
  • E (escursionistico)
  • Gruppo Croda da Lago-Cernera

L’anello della Croda da Lago, attraverso i sentieri del Rifugio Croda da Lago e delle forcelle Ambrizzola e, Rossa del Formin, è un bellissimo percorso di trekking che, dal Ponte di Rucurto, si sviluppa interamente lungo le caratteristiche pendici di questo rinomato gruppetto montuoso delle Dolomiti Ampezzane.
Questa zona alpina è frequentata soprattutto per raggiungere l’omonimo rifugio e il bellissimo lago che si trova proprio in prossimità, il Lago de Federa. L’escursione completa qui descritta, invece, che permette oltretutto di incontrare diverse varietà ambientali, si sviluppa attraverso il passaggio di due forcelle assai panoramiche e, nel contempo, parecchio differenti tra di loro: la Forcella Ambrizzola, caratterizzata da una splendida veduta che spazia sulla vasta Conca Ampezzana, e la Forcella de Formin, che si affaccia sulle altrettante rinomate montagne che caratterizzano le Dolomiti d’Ampezzo. Inoltre, questo è un giro che può risultarci parecchio attraente in quanto, nel complesso, si tratta di un percorso relativamente semplice ed adatto a chiunque abbia un minimo di preparazione fisica, nonostante il dislivello sia comunque abbastanza notevole.

Il giro della Croda da Lago: sentieri e percorso completo

L’escursione alla Croda da Lago inizia dal Ponte di Rucurto (SP 638) imboccando il sentiero CAI 437. Al bivio del Casòn di Formin intraprendiamo il sentiero CAI 434 in direzione del Rifugio Croda da Lago G. Palmieri e, successivamente, della Forcella Ambrizzola. Da qui, invece, cominciamo a chiudere l’anello salendo prima per la Forcella Rossa del Formin, poi scendendo lungo il sentiero 435 che ci conduce al bivio iniziale del Casòn di Formin. Riprendiamo, di conseguenza, il segnavia 437 per ritornare al Ponte di Rucurto.

Scheda tecnica

  • Difficoltà: E
  • Durata totale: 5.30 h
  • Tempi intermedi: 1.30 h per raggiungere il Rifugio Croda da Lago, 1.30 h per salire alla Forcella Ambrizzola, 1.00 h per arrivare alla Forcella del Formin, 1.30 h per ritornare al Ponte di Rucurto
  • Dislivello complessivo: circa 900 m
  • Lunghezza: 13 km
  • Punto di partenza: Ponte di Rucurto 1710 m
  • Punto d’arrivoPonte di Rucurto 1710 m
  • Quota massima: Forcella Rossa del Formin 2462 m
  • Rifugi e/o bivacchi: Rifugio Croda da Lago G. Palmieri 2046 m
  • Segnaletica: sentieri CAI 437, 434, 436, 435
  • Note aggiuntive: nessuna
  • Cartografia: Mappa – Tabacco 03, Kompass 617
  • Scarica traccia GPX

Come raggiungere la Croda da Lago dal Ponte di Rucurto

Il punto di partenza più ideale per raggiungere facilmente la Croda da Lago e l’omonimo rifugio è lo spiazzo del Ponte di Rucurto, raggiungibile comodamente da Cortina d’Ampezzo attraverso le strade SR 48 e SP 638, in direzione della località di Pocol e del Passo Giau. Iniziamo, quindi, la nostra camminata imboccando il facile sentiero CAI 437 che si immerge, con moderata pendenza, nel grazioso bosco della località di Lavina, caratterizzato dal passaggio di due bellissimi ponticelli e dai primi già bei scorci che volgono su alcuni importanti monti Dolomitici, tra cui l’Averau, le Cinque Torri e, il gruppo del Lagazuoi.

Raggiungiamo, quindi, lo spiazzo prativo del Casòn di Formin, dal quale possiamo decidere se il giro della Croda da Lago desideriamo effettuarlo in senso orario, proseguendo quindi prima per l’omonimo rifugio e la Forcella Ambrizzola, oppure in senso antiorario, salendo per il sentiero 435 che giunge dalla Forcella e dalla Val de Formin.

Optiamo per la prima opzione, proseguendo diritti per il sentiero CAI 434, in direzione del Rifugio Croda da Lago, lasciando di conseguenza, alla nostra destra, il percorso che percorreremo al nostro ritorno. Affrontiamo, perciò, un breve tratto parecchio pendente, che si sviluppa sulle pendici nord del Ciadenes e, successivamente, percorriamo un piacevole falsopiano che si snoda lungo la suggestiva Val Negra, dove il bosco, man mano che proseguiamo con la camminata, si sfoltisce per lasciar spazio all’arrivo del bellissimo Lago Federa, nonché ad una maestosa veduta che si affaccia sul massiccio Gruppo del Sorapiss, raggiungendo così il Rifugio Croda Da Lago G. Palmieri.

I punti più panoramici: Forcella Ambrizzola e Forcella del Formin

Dal rifugio, quindi, continuiamo ad aggirare il versante orientale della Croda da Lago, salendo con moderata pendenza il largo sentiero sterrato CAI 434, in direzione sud, sino a raggiungere l’evidente e paesaggistica Forcella Ambrizzola.

Decidiamo proprio in quest’ultimo punto di fare una meritata pausa, sia per fare la nostra pausa cibo, sia per godere appieno, a nostro avviso, del punto più panoramico di tutta l’escursione; da qui, infatti, l’immensa visuale si apre interamente sulla suggestiva Conca Ampezzana, caratterizzata dalla veduta, al di sopra di essa, di alcuni monti di notevole importanza che circondano questa famosa valle, come il Croda Rossa, il Monte Cristallo, le lontane Tre Cime di Lavaredo ed il maestoso Gruppo del Sorapiss, incorniciata, alle rispettive estremità, dalle possenti Cime Ambrizzola, Croda da Lago e, Becco di Mezzodi.

Dalla Forcella Ambrizzola, inoltre, cominciamo a chiudere il nostro anello della Croda da Lago svoltando decisamente verso nord-ovest, dapprima scendendo lievemente per il segnavia 436, per poi risalire con buona pendenza il sentiero CAI 435, in direzione nord; ci dirigiamo, quindi, verso la seconda Forcella di questa escursione, ovvero la Forcella Rossa del Formin, lasciandoci alle nostre spalle una splendida veduta che si estende sulla tipica distesa erbosa del Mondeval, con lo spicco protuberante delle possenti montagne Zoldane del Monte Pelmo e del Monte Civetta.

Anche questa forcella, come annunciato sin dall’inizio dell’uscita, sempre sul fattore paesaggistico non delude affatto le nostre aspettative, regalandoci un panorama sostanzialmente roccioso, quasi “lunare”, prevalso dai caratteristici Lastoni di Formin, assai diverso, quindi, dalla precedente forcella; sullo sfondo, invece, riappaiono ai nostri occhi le vette dell’Averau, del Nuvolau, del Piccolo Lagazuoi e delle Tofane, ampiamente più visibili rispetto all’inizio dell’uscita.

La discesa del sentiero 435 e ritorno al Ponte di Rucurto

Dalla Forcella del Formin, il punto più alto di questa escursione, iniziamo a smaltire il dislivello positivo, che abbiamo accumulato sin qui, in una costante discesa che attraversa l’intero versante occidentale della Croda da Lago sino al punto di partenza.

Cominciamo, quindi, a scendere percorrendo ancora il sentiero 435, che si snoda lungo i versanti della Croda e dei Lastoni di Formin, affrontando, a propria discrezione, il tratto più articolato, ma anche più “divertente”, di tutta l’uscita, contraddistinto, soprattutto nella prima parte, dalla presenza di vari massi rocciosi che implicano qualche volta l’aiuto delle mani, per agevolarne la semplice, ma abbastanza notevole, discesa.

Superato quest’ultimo particolare tratto, invece, arriviamo sulla suggestiva e tranquilla Val de Formin, dove il paesaggio intorno a noi comincia a ripopolarsi di brevi tratti boschivi e, piccoli prati, significando, nel contempo, che ci stiamo avvicinando sempre di più al bivio iniziale del Casòn di Formin. Ritornati, quindi, presso il relativo incrocio, svoltiamo ovviamente a sinistra, per riprendere il segnavia 437 e raggiungere così nuovamente il Ponte di Rucurto.

Condividi sui tuoi social preferiti!

14 commenti

  1. Ciao, sembra molto bello. Pensate sia possibile portare un cane o ci sono dei punti dove necessariamente bisogna usare anche le mani?

    • Ciao Alessandro, sì, confermo che il giro della Croda da Lago è tra i più belli delle Dolomiti Ampezzane. Per la tua domanda, sì, secondo me è possibile fare l’intera uscita con il proprio cane con una relativa tranquillità. Se posso consigliarti, a questo punto, rispondendoti, di conseguenza, anche alla seconda richiesta, ti conviene fare il giro nel senso inverso di come l’abbiamo svolto noi, ovvero in senso antiorario, in modo che il tratto in discesa nel quale, a volte, abbiamo utilizzato le mani, in salita può risultare relativamente più semplice. Grazie e buona montagna!

  2. Bellissima passeggiata, splendidi paesaggi e tanti fiori coloratissimi. Sono venuta con i miei figli, quindi adatta anche ai bambini.

  3. Oggi 19.07.20 abbiamo intrapreso questo anello partendo da Rucurto direzione lago Federa Forcella Ambrizzola poi Forcella Rossa e chiusura anello.
    Per la mia umile esperienza consiglio l’anello in senso orario come abbiamo fatto noi. Il ghiaione in discesa abbastanza impervio in salita secondo me bello impegnativo.
    Bellissima escursione.

  4. Fatta oggi. Gran bella escursione con panorami notevoli. Divertenti, in effetti, le “roccette” in discesa. Grazie Sebastiano per l’ottima descrizione.

  5. Fatto ieri… Stupendo giro con panorami e paesaggi sempre diversi! È stato bello e avventuroso scendere tra i massi.
    Abbiamo pranzato in Forcella Rossa e poi giù…. Escursione bellissima,merita veramente!!!

  6. Ciao! Vorrei fare il giro nei prossimi giorni, ma non riesco a capire se è meglio il giro in senso antiorario o come lo descrivi tu, affrontando la salita più ripida in discesa.. ho letto pareri contrastanti! Se hai qualche info più dettagliata te ne sarei grata! Grazie in anticipo!!

    • Ciao Elisa! Noi quella volta abbiamo fatto il giro in senso orario perché non sapevamo bene le caratteristiche del percorso. Diciamo che in senso antiorario è tecnicamente più semplice ma più faticoso, invece come l’abbiamo fatto noi sai che in qualche punto dovrai appoggiare le mani per scendere. Dipende anche dalla tua esperienza che hai in montagna. Il giro, comunque, ti consiglio di farlo perché ha dei bellissimi panorami. Se hai bisogno di altre info, fammi sapere. Intanto buona escursione! Ciao!

  7. Ciao! Farò questo giro ad anello il prossimo weekend e non vedo l’ora. è possibile incontrare qualche animale lungo il percorso? per es. marmotte?

    Grazie

    • Ciao Gloria! Quella volta che abbiamo effettuato il giro abbiamo sentito delle marmotte, ma purtroppo non le abbiamo viste. Essendo un percorso parecchio frequentato, soprattutto in questo periodo, è meno probabile che incontri qualche animale. Lo spero per te!
      Buona escursione! Ciao!

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.