Giro delle 52 gallerie: trekking ad anello sul Monte Pasubio
La Strada delle 52 Gallerie, sul Monte Pasubio, è uno dei percorsi di trekking più rilevanti a livello storico. Costruito appositamente durante il periodo della Grande Guerra per rifornire la linea difensiva italiana, posizionata sulla sommità del monte, il sentiero delle 52 gallerie è uno degli itinerari che merita assolutamente di essere visitato, proprio per riflettere su quello che i nostri “antenati” italiani hanno dovuto soccombere e sacrificare, per contrastarne l’avanzamento nemico austriaco.
Indice
Come raggiungere la Strada delle 52 Gallerie
Le 52 gallerie si trovano sul massiccio del Monte Pasubio (Prealpi Venete), al confine tra Veneto e Trentino. Per arrivare all’inizio del loro percorso, però, bisogna prima raggiungere il Passo Xomo ed, eventualmente, la successiva Bocchetta Campiglia, in provincia di Vicenza. Entrambi i punti sono raggiungibili in auto, attraverso una stretta strada asfaltata a doppio senso. Arrivati al Passo Xomo, possiamo decidere di parcheggiare la propria auto, chiedendo comunque permesso al rifugio, e percorrere a piedi il tratto che conduce all’inizio delle gallerie, oppure proseguire sino alla Bocchetta Campiglia, dove troviamo un parcheggio più grande (costo 6 euro per 24 ore e accetta solo monete!).
52 gallerie del Pasubio: il percorso completo
Scheda tecnica
Il sentiero delle 52 gallerie
La nostra escursione inizia dal Passo Xomo, davanti all’omonimo rifugio. Risaliamo quindi per la strada asfaltata che porta alla località di Bocchetta Campiglia, se vogliamo optando per il bosco, dove l’imbocco si trova di fianco del suddetto rifugio. Raggiunta la Bocchetta Campiglia, a sinistra dell’insegna inizia la salita verso le gallerie.
La strada delle 52 gallerie, numerata come sentiero CAI 366, è lunga ben 6,5 km e necessita circa, a seconda della propria preparazione fisica, dalle 3.00/4.00 h per percorrerla interamente e, raggiungere di conseguenza il Rifugio Achille Papa. Tecnicamente il sentiero è quasi sempre relativamente facile e ben largo, la salita invece, sebbene non risulti mai eccessivamente faticosa, è parecchio costante.
Il percorso è caratterizzato, principalmente, da un alternarsi tra vedute e scorci panoramici, sulla Valle del Leogra e sui monti delle Piccole Dolomiti e, ovviamente gallerie di varie lunghezze. Alcune di queste abbastanza brevi dove resta presente quel minimo di luce esterna, garantendone così il normale proseguimento, grazie anche alla presenza di alcuni pertugi; altre più lunghe (come la numero 19, la più lunga di tutte) e quindi buie, dove la dotazione di una torcia elettrica diventa indispensabile, oltre comunque alla dotazione di un paio di scarponi con una buona suola, nel quale il fondo roccioso, lievemente ripido, può essere umido e quindi scivoloso. All’entrata di ciascuna galleria, inoltre, troviamo il nome e il numero progressivo assegnato: perdersi è praticamente quasi impossibile!
All’uscita della 52° galleria, ovvero l’ultima, raggiungiamo il Rifugio A. Papa, punto d’appoggio consigliato per una meritata pausa.
La Strada degli Scarubbi
Dal rifugio, inoltre, cominciamo a chiudere l’anello delle 52 gallerie scendendo dall’altro versante della montagna, imboccando il sentiero CAI 370, denominato anche la “Strada degli Scarubbi”.
Questo percorso, a differenza di quello delle gallerie, risulta sicuramente più largo, agevole e semplice. Molto lineare, soprattutto, nella prima parte, nella seconda fase si articola attraverso una serie di lunghi tornanti, dove incontriamo, comunque, la possibilità di “tagliarli” trasversalmente, grazie alla presenza di una traccia di sentiero che si immerge nel bosco, segnalato dall’apposita freccia sempre con segnavia 370, che troviamo alla nostra sinistra, indicandone appunto l’inizio.
Arrivati a valle, lasciamo alla nostra sinistra la Malga Campiglia e raggiungiamo di nuovo l’insegna iniziale delle 52 gallerie: da qui, ripercorrendo a ritroso la strada che scende nuovamente al punto di partenza, ritorniamo al Rifugio Passo Xomo.
Il Cimitero “Di qui non si passa” (sentiero 120)
Dal Rifugio A. Papa, tempo ed energie permettendo, sempre sotto il profilo storico, il sentiero 120 ci conduce alla visita di alcune onoranze dedicate alle vittime della Grande Guerra, tra cui: il cimitero “Di qui non si passa”, denominato così nel 1926 dai mutilati di guerra, per ricordare i caduti della Brigata Liguria, l’Arco Romano, costruito nel 1935 per iniziativa del Comune di Schio e la Chiesetta di Santa Maria, nel 1961, per volontà del Monsignor Francesco Galloni, dove giace anche la salma del Generale Vittorio Emanuele Rossi.
Cenni storici
La Strada delle 52 Gallerie fu costruita proprio durante il conflitto della Grande Guerra. Lo scopo della sua realizzazione fu quello, principalmente, di permettere alle truppe italiane di comunicare e rifornire la propria linea difensiva posizionata sulla sommità del Pasubio che, a sua volta, possedeva l’arduo compito di impedire l’avanzata dell’esercito austriaco che attaccava da valle.
Ancora tutt’oggi, la Strada viene considerata un vero capolavoro d’ingegneria militare, date le condizioni e l’epoca in cui fu realizzata. Inoltre, la sua costruzione fu tutto sommato abbastanza rapida: la 33° Compagnia minatori del 5° reggimento dell’Arma del Genio dell’Esercito Italiano, insieme ai lavoratori di 6 cinturie, ci misero appena 8 mesi per costruirla (febbraio – novembre 1917, inaugurata nei primi di dicembre).
ciao Sebastiano,
i primi di Giugno la mia amica ed io vorremmo provare il sentiero delle 52 gallerie. come stagione dici che è ok o sarebbe meglio più avanti? verremmo con i ns 2 cani.. è fattibile?
ed infine, sai consigliarci un posto vicino dove pernottare la sera prima? grazie mille
glenda
Ciao Glenda, tutto dipende sempre dalle condizioni meteo che si sono presentate nelle settimane precedenti; generalmente per i primi di giugno il sentiero delle 52 gallerie dovrebbe essere già fattibile. Tuttavia, consiglio sempre di rivolgersi prima al rifugio di zona, in questo caso l’Achille Papa per informazioni di questo tipo. Ricordo, inoltre, che proprio quest’anno, una parte del sentiero delle gallerie è in manutenzione per parziale crollo, un motivo ulteriore per richiedere info sempre al rifugio in questione, prima di partire. Per quanto riguarda, invece, un posto dove pernottare la sera prima, purtroppo non so darle indicazioni specifiche. Ciao!
buongiorno vorrei sapere se si potrebbe salire oppure scendere con qualche automezzo
Salve Bruno, con l’auto si arriva al parcheggio della Bocchetta Campiglia, da dove inizia infatti il percorso delle gallerie. La “Strada degli Scarubbi” non è percorribile con qualsiasi automezzo.